Cardiorete 2011


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Murena

IL "BLITZ 4" IN CAMPANIA

E. Murena S. Tortorella
U. O. Cardiologia--UTIC Ospedale S. M. delle GRAZIE- Pozzuoli
ASL NA2 NORD



Negli ultimi anni lo sviluppo di nuovi principi attivi nell'ambito della prevenzione e cura della cardiopatia ischemica, ha consentito di migliorare significativamente la prognosi ospedaliera e nel follow-up in pazienti affetti da sindromi coronariche acute ( SCA). L' outcome clinico di tali pazienti č tanto migliore, quanto maggiore č l'adesione alle linee guida ( LG) da parte dei centri ove vengono ricoverati. Alcune esperienze europee ed americane hanno dimostrato la fattibilitā dei progetti indirizzati ad incrementare i livelli di adesione alle L. G. da parte di singoli centri con programmi dedicati, con un out come clinico decisamente positivo. Purtroppo in Italia ed in altri paesi, da una serie di studi osservazionali e da dati amministrativi, si evidenzia che l'adesione alle L. G. č ancora largamente insufficiente sia in fase ospedaliera che in predimissione.
Alla luce di questo razionale, l' A.N.M.C.O., in associazione alla HEARTCARE FOUNDATION, ha promosso uno studio osservazionale : BLITZ 4 con l'obiettivo di aumentare l'adesione ai percorsi diagnostico-terapeutici raccomandati dalle L. G. nella gestione dei pazienti ricoverati per una SCA in fase intra e post ospedaliera e quindi di ottenere un quadro aggiornato sullo stato di tale gestione.
Hanno partecipato 163 UTIC distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il progetto prevedeva tre fasi:

PRIMA FASE:
Ogni centro arruolava 20 pazienti con STEMI e 20 con NSTEMI, compilando una CRF elettronica contenente gli indicatori necessari per l'analisi dello standard del percorso diagnostico-terapeutico e l'esito clinico.

SECONDA FASE:
Ad ogni centro veniva fornita un'analisi dettagliata dei propri dati, evidenziando il livello di adesione alle L. G. in base al raggiungimento del target previsto per ogni singolo indicatore ( 90%), sottolineando i punti deboli, e suggerendo le monalitā per superarli (invio di Pocket guidelines, Poster, Slides, Kit educazionali tra cui uno destinato al personale nursing in post- dimissione.

TERZA FASE:
Veniva effettuata una nuova rilevazione con la stessa numerositā dei pazienti, che serviva a verificare l'impatto dell'iniziativa sugli standard e sugli out come clinici con un nuovo rinvio dei propri dati, della media nazionale, ed eventuali ulteriori raccomandazioni. Il follow-up era a 6 mesi sia per la prima che per la terza fase.


Lo studio č incominciato con la prima fase dal 15/09/2009 al 15/11/2009; la seconda fase nel gennaio 2010 e la terza fase dal 15/02/2010 al 15/04/2010. I risultati finali sono stati presentati recentemente al Congresso Nazionale dell'ANMCO nel maggio 2011.

Sono stati valutati indicatori di performance intra e post ospedaliera. Tra i primi: farmacologici (all'ingresso e alla dimissione); non farmacologici ( ECG- terapia reperfusiva con trombolisi o meccanica e relative tempistiche- stratificazione rischio con coronarografia in pre dimissione-abolizione fumo- trattamento riabilitativo-dosaggio LDL- definizione funzione ventricolare sinistra). Inoltre sono stati presi in considerazione gli indicatori di sovradosaggio della terapia anticoagulante.
Tra i secondi ( post ospedalieri) : terapia prescritta alla dimissione- cessazione del fumo- attivitā motoria- riabilitazione- alimentazione.

I DATI DELLA CAMPANIA
I centri partecipanti sono stati 13 ( 8 con emodinamica di cui 6 H24 e 5 senza emodinamica). I pazienti arruolati nella prima fase sono stati 515 (STEMI 255- NSTEMI 260). Nella terza fase arruolati 490 pazienti ( STEMI 246- NSTEMI 244).

RISULTATI
Nella prima fase 6/32 indicatori erano a target; nella terza fase, indipendentemente dal raggiungimento del target, in 12/32 si č evidenziato un miglioramento statisticamente significativo, a conferma della efficienza della metodologia. Tali dati sono sovrapponibili a quelli registrati in campo nazionale (prima fase 8/32 terza fase 10/32).

NOTE CRITICHE: relative agli indicatori di processo
" Mancato utilizzo ECG pre-H
" Insufficiente rispetto dei tempi raccomandati per la terapia riperfusiva (PCI e fibrinolisi) in particolare nei pazienti trasferiti
" Scarsissimo ricorso al Counseling infermieristico in pre dimissione e alla riabilitazione

NOTE CRITICHE: relative agli indicatori farmacologici
" Insufficiente utilizzo ASA nelle prime 3 ore
" Frequente sovradosaggio della eparina sodica nelle varie condizioni cliniche e degli anti IIB/IIIA in corso di insufficienza renale.
Per quanto riguarda i dati dalla dimissione a 6 mesi, non si osservano particolari differenze rispetto al riscontro nazionale, con una quota non irrilevante di pazienti che sospendono la terapia prescritta alla dimissione; >50% smette di fumare; modesta č l'assunzione di frutta , verdura e pesce ( ?50%); scarsa attivitā fisica ( 2/3 non svolge attivitā fisica).

CONCLUSIONI
La fotografia che emerge da questo studio evidenzia una cardiologia campana, come quella nazionale, ancora lontana da un'adeguata implementazione delle L. G. alla nostra realtā clinica. Bisogna maggiormente concentrare la nostra attenzione migliorando l'attivitā assistenziale diagnostica e terapeutica nell'immediato post-dimissione, in considerazione che, a fronte di un ottimo outcame ospedaliero a livello nazionale, purtroppo la mortalitā a 6 mesi č duplicata nello STEMI e quadruplicata nel NSTEMI.

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