L’I.M.A. CON ST ELEVATO. IL PROGETTO I.CA.R.O.
I Tempi precoronarici e il ritardo evitabile
Sergio Severino, Salvatore Comenale, Marco Pascotto, Roberta
Ancona, Ilaria Caso, Pio Caso
UOC di Cardiologia, A.O.R.N . “V. Monaldi “ (Napoli)
Introduzione
L’ANMCO Campania ha condotto la ricerca ICARO (Infarto
Miocardico Acuto con ST elevato in Campania) allo scopo di
conoscere l’epidemiologia del ricovero per Sindrome Coronarica
Acuta ST elevato (SCA STEMI) e di fotografare i percorsi
diagnostico- assistenziali nelle varie aree geografiche campane
(per provincia aree urbane e periurbane) .Hanno preso parte
alla ricerca 36 UTIC ed una UO di Medicina d’Urgenza (ospedale
S.Paolo di Napoli ) che rappresentano l’84% dei Centri che
ricoverano pazienti con Infarto. Dal punto di vista della
tipologia della struttura il 21.5% possedeva Emodinamica h 24,
il 13.5% possedeva emodinamica non h 24 ed il 65% non era dotata
di Emodinamica.
La conoscenza delle modalitą del ricovero , dell’epidemiologia
geodemografica e dei tempi di intervento offre la possibilitą
unica per il governo della sanitą campana di conoscere e quindi
di intervenire al fine di una ottimale programmazione.
La ricerca si č articolata in due fasi:
1)
Raccolta dei ricoveri per sindrome coronarica acuta nei centri
partecipanti dalle ore 00 del 1 febbraio 2009 alle ore 12 del 9
marzo 2009
2)
Raccolta dei dati di follow-up nei 6 mesi successivi conclusa il
9 settembre
Grande attenzione č stata data ai dati anagrafici,alle modalitą
di esordio e di presentazione clinica (sintomi
tipici/atipici,data e luogo e
decisione , tipo di trasporto ecc )alla terapia (pre-ospedaliera
,riperfusiva farmacologica/meccanica) all’eventuale
trasferimento ad altro ospedale (per coronarografia/angioplastica).
In Campania si ospedalizzano in un anno 11120 Sindromi
Coronariche Acute il 30% delle quali con ST elevato,il 48% da
SCA non ST elevato ed il 22% per angina instabile
PRIMO SOCCORSO
Nei 332 pazienti arruolati nell’ICARO la sintomatologia č stata
tipica nell’85% dei casi e nell’89% e’ insorta al proprio
domicilio.L’insorgenza dei sintomi č avvenuta tra le 8 e le 20
nel 66% dei casi e nel 34% durante le ore notturne;nel 71.7 %
dei casi inoltre durante nei giorni feriali e nel 37.3% dei casi
nel fine settimana.La decisione del ricovero č stata presa nel
49% circa dal paziente stesso ,nel 26.8% dai familiari e nel
rimanente dal medico (12% medico di base,2.4% dal medico di
guardia medica,17.2% dal medico del 118,dal 6.6% dal
cardiologo). Da rilevare che solo nell’11.6% č stato eseguito un
elettrocardiogramma preospedaliero (nell’0.6% esso č stato
teletrasmesso) ed una terapia pre-ospedaliera (0.9% trombo
litici,6.7% antiaggreganti,2.1% morfina,3.3% antalgici,5.2%
nitroderivati,0.6% diuretici, e nell’0.3% gastroprotettori,
adrenalina,magnesio,betabloccanti,broncodilatatori)
Le modalitą di ricovero sono state :a piedi nell’0.9% dei
casi,con automobile propria nel 52.3% e non propria nel 17.9% e
con ambulanza nel 28.9% dei casi
IL RITARDO EVITABILE
Il ritardo della terapia riperfusiva o ritardo evitabile tiene
conto del ritardo pre-ospedaliero ed il ritardo
intraospedaliero.
Ritardo pre-ospedaliero
Il tempo di esordio sintomi-arrivo in pronto soccorso č di 278.7
+- 591 ,mediana 120 con consistenti differenze a seconda
dell’area geodemografica considerata.Nella cittą di Napoli il
ritardo pre-ospedaliero č di 195.3± 233.4 minuti,mediana 120
mentre nelle aree urbane e periurbane č di 302.6 ± 619
minuti,mediana 120. Fattori logistici e culturali rendono conto
delle differenze registrate.Esistono delle differenze legate al
soggetto che decide il ricovero (110 minuti se la decisione č
presa dal paziente,141 minuti quando nella decisione
intervengono i familiari,195 minuti quando interviene il
medico) a secondo del giorno (140 minuti se l’evento si verifica
nel fine settimana e 120 minuti nei giorni feriali)il ritardo č
maggiore nei soggetti piu’ anziani.
Ritardo intraospedaliero
Il tempo tra arrivo in P.S. ed arrivo nella UTIC č di 67.3%+
135,mediana 25 con notevoli differenze in base al sesso ( 57.7 ±
109.3 mediana 25 nei maschi e 971± 94.8,mediana 30 nelle
femmine). Nei pazienti che eseguono trombolisi il tempo
porta-ago č di 38.8%3. ±7 mediana 30.In questi pazienti il tempo
di ischemia č di 208.4 26±6,mediana 12+-5 . Nei pazienti che
eseguono angioplastica il tempo porta-pallone č di
154.118± 3.9,mediana 100.in questi pazienti il tempo di ischemia
č di 321.330±5.8,mediana 205.
Esistono differenze a seconda dell’area geografica
considerata.nella cittą di Napoli infatti il ritardo
intra-ospedaliero č di 3204± 0 minuti,mediana 20,mentre nelle
aree urbane e periurbane č di 68.5±126 minuti,mediana 30 ed
ancora nelle aree periferiche di 106.8± 08.7 minuti,mediana 30.
±±Esistono infine variazioni del ritardo intraospedaliero a
secondo del giorno considerato e dell’ora in cui si verifica
l’evento.Il tempo mediano P.S. – UTIC č di 25 minuti nel fine
settimana e di 26 nei giorni feriali,di 28 minuti se il paziente
arriva tra le 8 e le 20 e di 25 minuti tra le 20 e le 8.Il tempo
porta – ago non varia con il variare del momento di arrivo in
ospedale..Il tempo mediano porta-pallone č di 95 minuti nel fine
settimana,di 102.5 minuti nei giorni feriali,di 84 minuti
durante il giorno e di 120 minuti durante la notte.Il ritardo
intrapsopedaliero č maggiore negli anziani